Buongiorno a tutti!
È passato davvero tanto tampo dall’ultimo post sul blog di gestartup.com.
Le ragioni sono molte; da quando è cominciata l’emergenza sanitaria del COVID-19 ci siamo presi un periodo di pausa per studiare il mercato, per vedere come gli investitori reagivano alla situazione, per osservare e assistere coloro che avevano un’attività commerciale, per valutare quali nuove tendenze potessero nascere e quali invece morire.
Non sarebbe stato corretto esprimere giudizi e opinioni su cosa sarebbe stato da fare (anche adesso in realtà è presto) e per questo motivo siamo rimasti in ombra.
Abbiamo continuato a lavorare con clienti che vogliono aprire un’attività commerciale a Barcellona perchè il mercato non si è fermato, anzi, si è in un certo senso risvegliato.
Sicuramente è stato un duro colpo per moltissime attività di Barcellona, ma per fortuna non per le attività aperte da noi, complice il fatto che non sono state con le mani in mano ad aspettare, si sono mantenute aperte e si sono rinnovate a una domanda diversa.
C’è stato il delivery, è aumentato il servizio para llevar, le abitudini dei consumatori si sono evolute sulla strada del digitale, strada che in Spagna era ancora agli albori, sono scoppiate le applicazioni per il servizio a domicilio e nel caos generale molte imprese si sono finalmente spinte avanti per sopravvivere. Ad oggi queste attivià commerciali, non solo non sono fallite, ma sono aperte, fatturano e hanno l’attività rinnovata.
Senza altri giri di parole oggi voglio parlare di questo: dell’importanza del mantenere il proprio ristorante rinnovato.
Non si tratta di una ristrutturazione degli interni, comprare attrezzatura nuova o cambiare il menù, quanto piuttosto di svolgere un percorso per capire in che direzione si vuole andare con la propria attività. Il COVID-19 ha mostrato le preferenze dei consumatori e ad oggi abbiamo informazioni molto più approfondite su di loro e tutto quello che dobbiamo fare è andargli incontro con proposte che soddisfino le loro richieste specifiche.
Facciamo un esempio: un locale in nostra gestione durante la pandemia ha attivato un servizio delivery mirato alla clientela che secondo lui rispecchiava i suoi prodotti. E`stato fatto uno studio sul quel target specifico: a che ora ordinavano, che piatti ordinavano, ogni quanto chiamavano, per quante persone chiedevano. In base a questi dati è stato creato un tipo di comunicazione, immagine e offerta mirati a quel tipo di clientela. In questo modo il locale non ha fatto altro che aumentare i propri guadagni.
Per fare un lavoro di questo tipo di lavoro è stato necessario un investimento proporzionato alle capacità dell’attività in quel momento, che ovviamente non potevano essere elevate. Solo si è trattato di capire di cosa la gente avesse bisogno e di darglielo.
Un’altra attività ha deciso di incentivare l’ordinazione di un prodotto specifico: il pesce. Fino a quel momento il pesce era una semplice voce sul menù, ma che veniva ordinato spesso e ripetutamente. Ha deciso di verticalizzare la sua offerta e di puntare buona parte del suo marketing nella vendita di quel prodotto. Il ristorante in questione ha ovviamente effettuato un accurato studio di mercato prima di lanciarsi, ha studiato la fattibilità dell’impresa grazie alla consulenza di persone esterne che lo hanno guidato passo passo nel progetto.
Questo per dire che ci sono molte cose che si possono fare per rinnovare un’attività commerciale, e non tutte devono essere fatte insieme. Ad esempio si può rinnovare un servizio mal funzionante con personale nuovo e più adatto, si può rinnovare un menù obsoleto con troppi e ripetuti piatti, si può rinnovare la comunicazione e la fidelizzazione con il cliente. La cosa comune è sempre una: lo STUDIO.
Lo studio della nostra attività attuale e lo studio del cliente. Avendo chiara la propria identità, l’obiettivo da raggiungere e il nostro target, l’attività commerciale non può far altro che raccogliere i frutti.
Spero di avervi lasciato qualche punto di riflessione in più e come sempre se avete qualche domanda non esitate a contattarmi.
Ci vediamo a Barcellona
Mauro Boscaia